Comune di Campolongo Maggiore

Il Sindaco risponde all'articolo del Sole 24 ore

Pubblicata il 02/02/2012
Dal 02/02/2012 al 03/03/2012

Mercoledì 1 febbraio è comparso sul Sole24Ore un articolo a firma di Mariano Maugeri sulla vicenda Brentan, che in maniera assai poco benevola definiva Campolongo Maggiore la “Cayenna della bassa veneziana”.
A questo sgradevole accostamento il sindaco Alessandro Campalto ha risposto con una nota al direttore del Sole24Ore, nella quale si richiamava il giornalista Maugeri a meglio informarsi prima di lanciare epiteti ingiuriosi verso una intera comunità, e si invitava a smetterla con gli stereotipi e i pregiudizi che infangano un comune distintosi invece per la sua ormai lunga battaglia culturale e sociale a favore della legalità e contro le mafie.
 
Questo il testo della lettera al direttore del Sole24Ore.
 
Gentile Direttore
 
Ho letto con interesse l’articolo di Mariano Maugeri dal titolo “In manette Brentan (Pd), ad della Padova-Venezia” apparso ieri, mercoledì 1 febbraio, sul Sole24 Ore.
Naturalmente non intervengo sulle osservazioni del giornalista in merito alla vicenda, liberamente e legittimamente espresse, ciò che mi preme invece sottolineare è l’amarezza che mi ha provocato il vedere accostato Campolongo Maggiore, di cui sono sindaco, alla Caienna di infausta memoria.
Non sono naturalmente in grado di dire quali suggestioni abbiano ispirato Maugeri nel definire, in modo non certo lusinghiero, Campolongo Maggiore “Caienna della bassa veneziana”.
Come a tutti noto (anche a Maugeri?), Cayenne è il capoluogo della Guyana francese noto per avere ospitato il famigerato bagno penale. Posto infame ove si sono consumate inenarrabili sofferenze, chiuso definitivamente solo nel 1946.
Che c’entra dunque la Caienna con Campolongo Maggiore?
Maugeri si è informato su Campolongo Maggiore?
Questa è superficialità gonfia di pregiudizio che offende un’intera comunità!
Immagino già la sua obiezione: si tratta di un inciso in un ampio articolo che parla di altro.
E’ vero, ma allora che bisogno c’era di insultare un paese operoso e un’amministrazione che ha fatto della battaglia a favore della legalità la sua bandiera, che ha ottenuto più volte il patrocinio del Presidente della Repubblica per le sue iniziative oramai quasi decennali contro la mafia, che fa incontrare magistrati e giornalisti e filosofi con centinaia e centinaia di persone, che gestisce al meglio i beni sequestrati alla criminalità, e che ha attivato un incubatore di imprese giovanili nell’ex dimora dell’ex boss Felice Maniero!
 
Con la speranza che queste poche righe possano ottenere la pubblicazione, la ringrazio dell’attenzione e la saluto cordialmente.
 
Alessandro Campalto
Sindaco

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